Piatti quotidiani della cucina campofranchese sono, come in altri comuni siciliani, la pasta con le favelle verdi condita con ricotta salata; lasagne con le melanzane in salsa di pomodoro fresco, anch'esse condite con ricotta salata; poi piene di uova e pane aromatizzate con mentuccia: agnello aggrassato al forno e stigliole alla brace. Ma le vere specialità sono le 'mbriulate e cotaccalle. la 'mbriulala è una sorta di pasta sfoglia ripiena di tritato di maiale, frittuli (determinanti per il gusto, si ottengono dal grasso di maiale sciolto sul fuoco), pezzetti di formaggio pecorino primosale, cipollina con pepe e sale. Si mangia, abitualmente, nel periodo invernale. Così pure le cotaccalle, panetti rotondi conditi con olio, sale, pepe e formaggio e legati alla festa dell'immacolata concezione l'8 dicembre, quando nella notte fra il 7 e l'8 dicembre i giovani fornai passano per le strade dei paese con la tradizionale cantilena: «Accattativi lì cotaccalli, cotte e calli... ».
A Natale la fanno da padroni i virciddrati, biscotti di pasta frolla ripieni di fichi secchi, bucce di arancia e mandarini canditi, e cannella. Per S. Lucia un piatto tradizionale resta la cuccia, condita con zucchero o miele. Il periodo invernale è ancora caratterizzato dalle sfinci e dalle chiacchiere di carnevale, frittelle condite con zucchero a velo o miele, e dai panuzzi di S. Giuseppe. Poi, fruga di martorana e pupi di zucchero per i modi. Per la duplice festività di S. Calogero (11 gennaio e ultima domenica di luglio) si svolge la sagra dei pupi di pane, pane a grosse forme, da mangiare caldo con olio, pepe e formaggio fresco.
A Natale la fanno da padroni i virciddrati, biscotti di pasta frolla ripieni di fichi secchi, bucce di arancia e mandarini canditi, e cannella. Per S. Lucia un piatto tradizionale resta la cuccia, condita con zucchero o miele. Il periodo invernale è ancora caratterizzato dalle sfinci e dalle chiacchiere di carnevale, frittelle condite con zucchero a velo o miele, e dai panuzzi di S. Giuseppe. Poi, fruga di martorana e pupi di zucchero per i modi. Per la duplice festività di S. Calogero (11 gennaio e ultima domenica di luglio) si svolge la sagra dei pupi di pane, pane a grosse forme, da mangiare caldo con olio, pepe e formaggio fresco.